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Dalla Tunisia a Palermo importano abusivamente una tartaruga e sigarette di contrabbando

Un esemplare di “testudo graeca” e oltre 1,500 chili di tabacchi lavorati esteri nascosti in una autovettura, sono stati scoperti e sequestrati dai finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Palermo ed i funzionari dell’Ufficio delle Dogane, nel corso di controlli svolti nell’area “extra - Schengen”, nel porto del capoluogo siciliano.

I passeggeri erano appena sbarcati dalla nave Catania proveniente da Tunisi. La tartaruga era nascosta in una scatola di cartone per scarpe per la cui detenzione la disciplina C.I.T.E.S. impone il possesso di specifica documentazione, nonché l’apposizione del microchip. Non avendo documentazione al seguito e considerato lo stato in cui l’esemplare è stato trovato, la tartaruga è stata sequestrata e custodita in apposita riserva.

Il responsabile è stato immediatamente segnalato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria. Per quanto riguarda il ritrovamento dell'animale, si è trattato, come spiegano i finanzieri, di una "contravvenzione lesiva della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione – C.I.T.E.S.: accordo stipulato nel 1975 per regolamentare il commercio internazionale di numerose specie la cui esistenza è messa a rischio dall’indiscriminato prelievo in natura per fini commerciali".

Subito dopo è stato controllato altro passeggero, sbarcato a bordo della propria autovettura, che ha dichiarato di possedere soltanto una stecca di sigarette ma, dal controllo, è stato trovato circa un chilo e mezzo di sigarette di contrabbando, nascoste all’interno dei sedili e di un vano portaoggetti dell’automezzo e all’interno delle maniche di un giubbotto.

È scattata anche in questo caso la segnalazione, amministrativa, alla quale seguirà una sanzione pecuniaria non inferiore a 5.000 euro.

 

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