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Senegalese picchiato a Palermo, identificati gli aggressori: sono quasi tutti minorenni

Identificati dalla polizia gli aggressori di Kande Boubacar, 20 anni, originario del Senegal, aggredito nella notte di sabato a Palermo, per un pestaggio chiaramente a sfondo razzista.

Sarebbero quattro minorenni i componenti della gang. Gli investigatori del commissariato Palermo Centro della polizia di Stato hanno, da subito, visionato le immagini delle videocamere di sorveglianza.  Il gruppo di assalitori era composto da una decina di persone, tra cui anche un maggiorenne, il cui ruolo sarebbe al momento marginale e al momento non è indagato. Le indagini - che proseguono per individuare altri soggetti coinvolti - sono coordinate dalla procura dei minorenni.

"Mi hanno gridato negro di m... vattene via", ha detto la giovane vittima.  "Sabato sera - racconta il 2oenne -, quando ho finito di lavorare a mezzanotte e quarto e stavo per tornare a casa, mi sono incamminato per via Roma per andare verso la stazione, dove abito. Superato il semaforo di via Cavour ho girato a destra verso il Teatro Massimo per arrivare in via Maqueda. Arrivato in una piazzetta ho cercato di farmi spazio tra la folla con la mia bici quando è arrivato un ragazzino di circa 11-12 anni che mi ha dato un pugno sulla pancia gridandomi 'negro di m... te ne devi andare via da qui'. Intanto - continua è venuto un ragazzo più grande che ha ripetuto la stessa frase e subito dopo ne è arrivato un altro che mi ha tirato la maglia da dietro la schiena e mi ha dato un pugno in faccia facendomi cadere a terra".

Il branco è stato raggiunto da alcuni ragazzi che hanno assistito alla scena e che "sono intervenuti per separarci. Ho ripreso quindi la mia bici e ho provato a cambiare percorso da via Cavour per tornare a casa. Ma qui mi aspettavano con i caschi degli scooter in mano. Uno di loro mi ha colpito alle spalle con un pugno sull'occhio. Sono caduto e sono stato circondato da diversi ragazzi che hanno iniziato a prendermi a calci e pugni".

Kande Boubacar è stato però soccorso da alcuni persone che passavano da lì e che "mi hanno salvato la vita perché se non ci fossero stati loro non so come sarebbe potuta andare. Mi hanno aiutato ad alzarmi, hanno chiamato l'ambulanza e poi la polizia". Il giovane ieri in compagnia dei suoi avvocati è andato negli uffici del commissariato per perfezionare la denuncia e fornire ai poliziotti tutte le informazioni necessarie per risalire agli aggressori.

Il ventenne nell’aggressione ha riportato una ferita al sopracciglio, medicata dai sanitari dell’ospedale Civico. Per lui la prognosi è di dieci giorni. Tanti gli attestati di stima e solidarietà arrivati al ventenne di origini senegalesi e ai due giovani che lo hanno soccorso. Il Comune di Palermo ha fatto sapere che si costituirà parte civile nell’eventuale processo.

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