Un cadavere in evidente stato di decomposizione è stato trovato, oggi, in spiaggia tra Termini Imerese e Trabia.
Si tratta di un altro sub, ma ha il volto sfigurato e non è riconoscibile: è il terzo caso in Sicilia dallo scorso 31 dicembre. A rinvenire il corpo è stato un giovane pescatore.
Due erano stati recuperati nei giorni scorsi a pochi chilometri di distanza sul litorale tirrenico, tra Cefalù e Castel di Tusa e proprio qualche giorno fa il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che coordina le indagini sul ritrovamento nel messinese di un cadavere, aveva parlato di un possibile collegamento tra i sub trovati morti e la droga, dello stesso tipo e confezionata allo stesso modo, scoperta nei giorni scorsi sul litorale di Capo D’Orlando, in una frazione balneare di Castelvetrano e sulla spiaggia di San Leone ad Agrigento.
"Non è escluso - aveva detto - che quei due uomini possano esser vittime di un naufragio causato dal vento di maestrale che nei giorni in cui sarebbero morti ha colpito le nostre coste. L’altra ipotesi è che siano caduti in acqua da una imbarcazione in difficoltà e che anche la droga ritrovata poi in tre diverse spiagge sia finita in mare. Ovviamente stiamo parlando di ipotesi tutte da verificare". Sulla vicenda stanno indagando cinque procure: Agrigento, Trapani, Termini Imerese, Patti e Messina, nei cui territori sono stati effettuati i ritrovamenti di droga.
Il giallo, dunque, si infittisce. Stamattina nel litorale palermitano, erano presenti i carabinieri.
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