Una nuova "invasione" di bovini nei terreni coltivati delle sorelle Anna, Ina e Irene Napoli. I fatti, denunciati ieri dalla sorella più giovane Irene, sono avvenuti sabato 28 e domenica 29 dicembre.
Come scrive Giuseppe Spallino sul Giornale di Sicilia in edicola, le mucche, stavolta, avevano le orecchie tagliate o il numero dei marchi auricolari cancellato. Un modo per non risalire ai proprietari e di conseguenza a chi le spingerebbe verso i terreni delle tre sorelle.
«Qualcuno pensa forse di prenderci per stanchezza - afferma Irene - ma noi non ci arrendiamo, non avranno mai le nostre terre».
Non è escluso che le ultime invasioni siano un avvertimento per la prossima udienza del processo, fissata per il 12 febbraio 2020, al tribunale di Termini Imerese. Tre gli imputati, fra cui spicca il nome di Simone La Barbera, figlio di Don Cola, storico capomafia legato a Bernardo Provenzano, accusati di aver organizzato una serie di raid
nelle terre delle tre donne per convincerle a cedere la loro azienda agricola.
Nei giorni scorsi anche il ministro per il Mezzogiorno Giuseppe Provenzano aveva voluto manifestare la propria solidarietà alle sorelle Napoli, con una visita alla loro azienda.
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