All'interno di una grotta a Villa Trabia una ragazzina di 13 anni sarebbe stata costretta ad avere rapporti sessuali con un ragazzo di dieci anni più grande, S. N., residente allo Zen, che le avrebbe tenuto i polsi e tirato i capelli, oltre che filmarla con il cellulare. «Visto che te la stai prendendo così - avrebbe detto poi il ragazzo - ti faccio pubblicità, gli faccio vedere a un paio di ragazzi come...», minacciandola di diffondere il filmato e ricattandola per avere altri rapporti con lei.
Sono alcuni dei retroscena che emergono dall'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dal sostituto Federica La Chioma, con la quale - come anticipato dal Giornale di Sicilia - S. N. è finito in carcere. Per lui, difeso dall'avvocato Renato Vazzana, le accuse sono di violenza sessuale su minore, corruzione di minore, produzione e diffusione di materiale pedopornografico. Altri particolari in un articolo di Sandra Figliuolo pubblicato nell'edizione odierna.
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