Diffondere tra i giovanissimi la familiarità alla lettura del giornale e rafforzare nei ragazzi l'interesse verso l'attualità, specialmente quella legata al proprio territorio, attingendo a un'informazione qualificata e affidabile.
Il Giornale di Sicilia è sceso in campo col progetto «GDScuola. Impariamo dal quotidiano» nella provincia di Palermo e in tutta l'Isola, riscuotendo molto interesse negli istituti di ogni ordine e grado, tra gli studenti e i docenti, che trovano un alleato al loro programma di educazione alla lettura e di formazione di un pensiero critico.
L'iniziativa, che ha già coinvolto nelle prime settimane dodici istituti nell'approccio al quotidiano con la lettura ragionata e con la scrittura di articoli, oggi viene presentata ufficialmente alle scuole e alle istituzioni a Palermo, in un luogo simbolo per la storia della città e della lotta alla mafia. L'evento è stato organizzato all'istituto comprensivo Padre Pino Puglisi, in via Panzera 28, sede della scuola media per cui lottò negli ultimi anni della propria vita il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 e dichiarato martire dalla Chiesa.
Nel ventesimo anno di attività di questo presidio di legalità e formazione delle nuove generazioni (la scuola fu inaugurata il 13 gennaio 2000 dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi), il progetto GDScuola rappresenta un'occasione di approfondimento e di riscatto, un'opportunità per far conoscere realtà positive e ricche di umanità. Presenti il direttore editoriale Lino Morgante, il direttore responsabile Antonio Ardizzone e il vice direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano; Vincenzo Guarneri, preside dell'istituto Puglisi; Roberto Lagalla, assessore all'Istruzione della Regione; Giovanna Marano, assessore alla Scuola del Comune di Palermo; Giulio Francese, presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia; Antonella Ferrara, presidente di Taobuk.
Ogni giovedì, dal 24 ottobre scorso, l'inserto di quattro pagine dedicato al mondo della scuola sul Giornale di Sicilia è andato in edicola firmato dagli alunni di istituti comprensivi e superiori. Il progetto, promosso dalla Ses Società Editrice Sud, sta puntando a rafforzare e rinnovare la rete di rapporti già avviata nel tempo con gli istituti scolastici, nel solco di una tradizione vincente che ha avuto in passato in «Cronaca in classe» come architrave del costante rapporto fra lo storico quotidiano di via Lincoln (che nel 2020 festeggerà il 160° compleanno) e gli studenti di tutte gli istituti siciliani. «L'iniziativa punta a veicolare i valori legati alla specificità del giornale quotidiano, quale strumento di informazione con caratteristiche peculiari, che lo distinguono rispetto agli altri canali (web, tv, radio) e lo rendono un prezioso compagno nel percorso di apprendimento e crescita personale» sottolinea Romano.
Anche la Gazzetta del Sud è in campo da anni per rilanciare l'interesse per la lettura e il quotidiano come strumento contemporaneo d'informazione. Il progetto «Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine», promosso dalla Società editrice Sud (Ses), si svolge in collaborazione con l'Ufficio scolastico provinciale di Messina e col patrocinio dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, ed ha avuto l'apprezzamento anche del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Editoria, Andrea Martella. Anche in questo caso l'iniziativa è caratterizzata dalla pubblicazione sull'inserto settimanale di contenuti prodotti dagli studenti e si snoda tra la lettura del giornale in classe e le visite in redazione. A presentare il progetto, nei giorni scorsi, nell'auditorium della Ses di Messina, il presidente della Società editrice Sud, Lino Morgante, e il direttore responsabile della Gazzetta del Sud, Alessandro Notarstefano, con l'intervento dell'assessore regionale Lagalla e del presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Francese.
Tra le novità di quest'anno il lancio del nuovo progetto Taobuk Yang, che completa il percorso di potenziamento dell'interesse alla lettura e sarà condotto assieme al festival letterario Taobuk, di cui Ses è media partner.
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