Mafia a Brancaccio: in carcere il "battesimo" dei fratelli Marino, ma non tutti erano d'accordo
L'affiliazione alla mafia è avvenuta dentro il carcere: i due fratelli Stefano e Michele Marino, arrestati pochi giorni fa, erano stati infilati sotto le docce del carcere e affiliati davanti ai tanti uomini d'onore a mettere il sigillo di Cosa nostra sul rito "della Santina". Un'affiliazione che, come riporta Connie Transirico in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, non era proprio piaciuta a tutti. Tutto ciò è emerso nell'ultima inchiesta della squadra mobile e a svelare la "cerimonia" conclusa con la classica "puncitina" è Antonino Pipitone. Le intercettazioni hanno evidenziato come i lunghi periodi in cui i due sono stati in carcere non abbiano reciso il loro legame con l'organizzazione mafiosa accrescendone, invece, il prestigio. L'articolo completo nell'edizione del Giornale di Sicilia in edicola