Diversi pentiti l’avevano definita la postina dei messaggi che suo zio, il boss di Bagheria Pino Scaduto, avrebbe inviato dal 41 bis ad un altro nipote, Paolo Liga, accusato di esserne diventato l'erede. Ma avrebbero raccontato anche del suo ruolo nelle estorsioni. Ieri, però, come scrive Sandra Figliuolo sul Giornale di Sicilia in edicola, Rosaria Maria Liga (difesa dall'avvocato Debora Speciale), dopo aver trascorso venti mesi tra carcere e domiciliari, è stata del tutto scagionata dal tribunale di Termini Imerese e rimessa in libertà. Il marito, invece, Salvatore Farina, accusato invece di aver custodito l'arsenale del clan di Bagheria, è stato condannato a otto anni.