A Belmonte Mezzagno è una domenica triste, nonostante il sole acceca e fa brillare la meravigliosa facciata della Chiesa del Santissimo Crocifisso. La notizia già alle 5 di mattino era sulla bocca di tutti. "Un incidente stradale nella zona Placa, ci sono feriti...forse morti". Le sirene delle auto dei Carabinieri, dei mezzi di soccorso, dei Vigili del Fuoco e dei mezzi del 118, hanno svegliato il paese.
Nel luogo mentre ancora i Vigili del fuoco stanno cercando di spegnere la Bmw in fiamme, cominciano ad arrivare i parenti. Scene drammatiche. Il pianto e i sussuri squarciano il silenzio, l'oscurità non fa vedere i volti che solo le luci delle sirene riescono a malapena a illuminare di blu in intermittenza e per pochi attimi. Il sindaco Salvo Pizzo è scioccato, difficile strappare una dichiarazione.
Arriva Pino Chinnici, zio della madre dei fratelli La Ciura: il suo dolore è visibile in volto silenzioso che guarda il nulla o forse tra i rami d'ulivo, cerca una verità, un motivo. "Erano bravi ragazzi con tanta voglia di vivere". Pino Chinnici è paradossalmente il titolare di un'autoscuola di Belmonte Mezzagno: "Avevo compilato appena ieri -dice- la richiesta di Kevin (La Ciura, uno dei ragazzi deceduti), per ottenere la patente di guida".
La domanda ce l'ha tra le mani e piange nel guardare la foto di Kevin, spillata nel foglio. "Mi creda - dice con le lacrime agli occhi- ogni lezione ci serve per ricordare ai ragazzi di guidare con prudenza, rispettando i limiti di velocità e indossare la cintura. Più di questo cosa dobbiamo fare? Cosa?" Il suo grido si spegne alle prime luce di un alba che mai illuminerà gli occhi di Kevin e Giorgio.
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