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Palermo, accolto il ricorso del boss Graviano: il pentito Grado dovrà risarcirlo

La seconda sezione della Corte d’assise d’Appello di Palermo ha accolto il ricorso, valido ai soli fini civili, presentato dal boss di Brancaccio Giuseppe Graviano e da alcuni familiari, tra cui il figlio Michele, di 22 anni, ordinando il risarcimento del danno subito dal capomafia con l’omicidio del padre, Michele Graviano.

A dover pagare subito 35 mila euro di provvisionale, ma l’intero danno sarà poi liquidato in sede civile, sarà il pentito Gaetano Grado, che il 7 gennaio 1982 fece parte del commando che assassinò, a Brancaccio, il padre di Giuseppe e Filippo Graviano, poi condannati per le stragi del '92-'93 e da tempo detenuti a scontare numerosi ergastoli.

Il ricorso è stato accolto dal collegio presieduto da Fabio Marino, a latere Vittorio Anania, solo per le statuizioni di carattere patrimoniale, perchè in primo grado l’imputato era stato assolto in sede penale e la Procura, così come la Procura generale di Palermo, non avevano presentato ricorso

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