I camion pieni di spazzatura vengono rimandati indietro, Bellolampo scoppia e l'emergenza rifiuti rischia di travolgere Palermo. Oggi la giornata decisiva: altri quattro camion partiranno in direzione della discarica di Lentini e, nel caso di un nuovo stop la raccolta rischia di fermarsi già da stasera. Sull'argomento un approfondimento di Connie Transirico sul Giornale di Sicilia di oggi.
Ieri, sei camion della Rap provenienti da Bellolampo sono stati respinti dall'impianto Oikos di Motta Sant'Anastasia e dalla Sicula Trasporti di Lentini.
Altre tre delle discariche individuate dalla Regione hanno rifiutato con motivi diversi (o, come nel caso di Catanzaro Costruzioni senza aver fornito alcun motivo) lo scarico dei rifiuti palermitani.
Intanto Bellolampo scoppia e in città si rischia una più seria emergenza rifiuti. Oggi, decisiva la conferenza di servizi con la Regione. Sul piede di guerra l'opposizione.
"Da anni ci battiamo per giungere alla soluzione di questa intricata vicenda amministrativa che ha concreti risvolti per la salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente - attacca il M5s -. Auspichiamo che finalmente tutti gli attori coinvolti al tavolo (Comune, Regione, Curatela Amia), senza rimpallo di responsabilità, giungano ad una soluzione per concludere il procedimento ad esclusiva tutela della cittadinanza palermitana. La sola cosa ad oggi certa – continuano - è che sia per legge che per buon senso una discarica chiusa va gestita e bisogna individuare il responsabile di tale delicata attività, in assenza della quale ci troveremmo a fronteggiare una bomba ecologica. Aspettiamo l'esito della riunione di domani per valutare i prossimi passaggi".
Il sindaco Leoluca Orlando attacca i gestori privati delle discariche: "Continua l'arrogante e ricattatoria posizione dei gestori privati delle discariche che nonostante gli accertamenti positivi di Arpa alla presenza del Noe, rifiutano di permettere l'accesso ai camion della Rap per scaricare i rifiuti. Ciò vanifica lo sforzo dell'azienda per contenere il rischio che Palermo, e a catena tutta la regione, sia investita da una crisi ambientale mettendo a rischio l'unica azienda pubblica di questo settore in Sicilia".
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