Fine del rapporto di fiducia nel Cda della Gesap fra litigi, diversità di vedute, scontri sugli atti da approvare ma anche contrasti su alcuni atti della precedente gestione in cui presidente era Fabio Giambrone (di cui Scalia e Li Calzi facevano parte) e sulla delibera che avrebbe dovuto promuovere a categorie superiori alcuni dipendenti che avrebbero acquisito il diritto.
Ci sarebbe tutto ciò, come riporta Giancarlo Macaluso in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, alla base del terremoto alla Gesap con le dimissioni di tre componenti del Consiglio di amministrazione: l'Ad, Giovanni Scalia, e i consiglieri Cleo Li Calzi e Domenico Cacciatore. Non sono dimissionari, ma decaduti, il presidente, Tullio Giuffré, e il vice Alessandro Albanese. Nessuno, però, ha voluto rilasciare dichiarazioni per spiegare i reali motivi che hanno portato all'azzeramento dei vertici.
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