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Sparatoria a Palermo, massacrato di botte il cugino della ragazza ferita

Il luogo in cui è avvenuta la sparatoria in via Regina Bianca

Si complica il quadro della sparatoria avvenuta ieri in via Regina Bianca, a Palermo, nel quartiere Danisinni.  È stato massacrato di botte il cugino della ragazza di 22 anni, Debora Namio, ferita da un colpo di pistola che l’ha raggiunta al ginocchio, insieme al cinquantasettenne Giuseppe Giordano e al figlio di 26 anni Gianluca che hanno riportato ferite a una mano e una gamba.

Il giovane, ricoverato in gravi condizioni e piantonato dai carabinieri, è il figlio del proprietario della Ford Fiesta abbandonata in via Regina Bianca, dove ieri è avvenuto il ferimento dei tre. Da accertare se l'episodio è collegato a quanto avvenuto ieri.

Per il momento le piste più accreditate nelle indagini per la sparatoria di ieri sono il mondo delle scommesse dei cavalli e lo spaccio di droga. C'è anche il mistero della Ford Fiesta abbandonata in via Regina Bianca, con i finestrini aperti.

La ragazza ha detto di non conoscere i due uomini e di trovarsi lì per caso. Il suo racconto al vaglio dei carabinieri che hanno sentito anche Gianluca Giordano, quest’ultimo è stato indagato per spaccio di stupefacenti, ed è per questo che si sta scavando anche sul mondo della droga, oltre che in quello dei cavalli e delle scommesse. Si sa infatti che in quel quartiere di svolgono delle corse poco prima dell'alba, così come in altre zone della città.

I vicini hanno raccontano ai militari di una lite scoppiata la sera prima della sparatoria. I carabinieri, nella zona della sparatoria hanno anche trovato una Fiat 500 Abarth abbandonata. L'auto è risultata rubata.

 

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