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Palermo, nell'ex Istituto di Padre Messina il primo ostello sociale

Contro la povertà educativa a Palermo nasce il primo ostello sociale. Si chiama Odisseo ed è un viaggio che attraversa i quartieri della periferia Sud di Palermo - Romagnolo, Settecannoli e Brancaccio - per creare nuovi approdi contro la povertà educativa minorile e una nuova consapevolezza rispetto alle potenzialità del territorio, a partire dal mare.

Un progetto sociale ambizioso, finanziato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e rivolto a bambini e ragazzi tra i 5 a 14 anni ma anche alle loro famiglie e all’intera comunità attraverso laboratori trasversali di co-design, formazione e orientamento al lavoro, tutoring educativo affettivo e la nascita del primo Ostello di comunità di Palermo: un nuovo modello di welfare già sperimentato con successo in altri paesi europei.

Era l’8 settembre del 1901 quando in una casina fatta costruire sul porticciolo di Sant'Erasmo dal principe Alessandro Tasca di Cutò, utilizzata nel tempo come chiesa, teatro di marionette e magazzino di legname, Padre Messina istituì, dopo averla acquistata, la prima Casa Lavoro e Preghiera, un centro di accoglienza per gli orfani e i più bisognosi. La miseria a quel tempo era fortissima.

Dalla Kalsa alle zone Sud della città, descritte dal prelato come «l'Africa di Palermo», erano moltissimi i bambini abbandonati ad una vita di stenti, umiliazioni e sfruttamento. Grazie alla carità dei ceti più blasonati e all’aiuto materiale di uomini e donne del popolo quel magazzino diventò negli anni una Casa sempre più grande e accogliente in grado di ospitare, formare e sostenere migliaia di bambini e ragazzi soli al mondo.

Capofila è il Cirpe (Centro Iniziative ricerche programmazione economica), ma sul campo saranno impegnati oltre al Comune di Palermo, 7 tra associazioni e enti partner e 5 scuole: la Fondazione Casa Lavoro e Preghiera di Padre Messina; La Linea della Palma; la cooperativa sociale Pantogra; l’ecomuseo Mare Memoria Viva; Legambiente Sicilia; Confesercenti Palermo; la società di monitoraggio Next; l’Istituto comprensivo Padre Pino Puglisi; la scuola secondaria di primo grado Don Lorenzo Milani; l’Istituto superiore Alessandro Volta; e la Direzione didattica Francesco Orestano e Direzione didattica Maneri - Ingrassia.

Un «viaggio» tra i quartieri Romagnolo, Settecannoli e Brancaccio che coinvolgerà direttamente oltre 3 mila tra bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni e, indirettamente, insegnanti, genitori e cittadini, puntando innanzitutto lo sguardo sul mare come risorsa culturale, ambientale ed economica del territorio e della città. Tre gli «approdi» stabili che il progetto si propone di creare: un polo operativo rappresentato dalle Scuole, dove si sperimenterà un innovativo sistema di orientamento interciclico: laboratori musicali, di fitness, di educazione alla salute, di coding e di stampa in 3D delle opere d’arte, attività di promozione e valorizzazione del talento artistico e sportivo dei giovani; un polo di comunità alla Casa lavoro e preghiera di Padre Messina dove nascerà l’Ostello sociale che avrà anche lo scopo di finanziare i servizi per i bambini del quartiere e sostenere le attività di volontariato di supporto educativo e genitoriale (come il doposcuola, il babysitting, il tempo d’estate, la sartoria sociale, i percorsi di educazione ambientale, lo sportello di sostegno socio-educativo e lo sportello di orientamento al lavoro); e un polo di incontro all’EcoMuseo Mare Memoria Viva in cui si realizzerà una mediateca dotata di libri, giochi e attrezzature multimediali per lo story-telling digitale, dove sperimentare esperienze di educazione non formale, digitali, narrative e creative, attività di mappatura partecipativa, di narrazione ed esplorazione urbana, e di educazione ambientale.

Tra le azioni previste anche percorsi di orientamento al lavoro e di promozione di welfare aziendale (curati da La linea della palma e Confesercenti Palermo) per gli abitanti e le imprese dei quartieri interessati dal progetto, l’attivazione di tirocini extracurriculari di inserimento lavorativo e la costituzione di una cooperativa sociale per la gestione dell’Ostello.

I lavori per la realizzazione dell’Ostello inizieranno ad ottobre e dureranno presumibilmente 6 mesi. Nel frattempo, partiranno gli avvisi per la selezione del personale e i corsi di formazione e le altre attività all’interno delle Scuole e dell’Ecomuseo Mare Memoria Viva. L’investimento complessivo è di 930 mila euro di cui il 10 per cento sarà messo a disposizione dai partner del progetto.

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