Sequestrata l'azienda agricola da circa un milione e mezzo, ma nessun sigillo a tre ditte, tra cui una in Romania. I giudici, scrive Leopoldo Gargano oggi sul Giornale di Sicilia in edicola, hanno ritenuto che parte del patrimonio di Ciro Gino Ficarotta e del figlio Leonardo, imprenditori di San Giuseppe Jato arrestati per concorso esterno in associazione mafiosa lo scorso anno, non sia stato costituito grazie agli appoggi mafiosi.
Nel provvedimento eseguito dalla Dia, i magistrati della sezione misure di prevenzione di Trapani hanno riconosciuto che il resto del patrimonio dei Ficarotta non andava sequestrato perché era stato realizzato prima dell'acquisizione dell’azienda agricola in una grande tenuta a Santa Ninfa in contrada «Pionica», un tempo degli eredi dei cugini Salvo.
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