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Mafia, Salvini manda gli ispettori a Mezzojuso: il Comune sotto la lente d'ingrandimento

Un momento della lite fra il sindaco Salvatore Giardina e Massimo Giletti, durante una puntata di "Non è l'Arena" in onda da Mezzojuso

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha deciso di inviare degli ispettori antimafia al comune di Mezzojuso. A quanto si apprende, il Comune era da tempo sotto la lente del Viminale. La decisione ha subìto un’accelerazione dopo che l’attuale sindaco Salvatore Giardina - durante un’intervista televisiva di Massimo Giletti - ha confermato di aver partecipato nel 2006 alla tumulazione del boss mafioso don Cola. All’epoca l’attuale sindaco era assessore.

Qualche settimana fa c'erano state quattro ore di diretta del conduttore Massimo Giletti a Mezzojuso con il programma di La7 Non è l'Arena. Una puntata fiume dedicata interamente alla battaglia delle sorelle Napoli che da dodici anni denunciano intimidazioni e minacce da parte della mafia dei pascoli.

Ma alla fine della puntata il conduttore viene attaccato dal sindaco Salvatore Giardina. "Lei è un falsificatore", ha detto il primo cittadino. Dopo di che ha agitato il contratto di acquisto dei terreni delle sorelle Napoli e ha abbandonato il palco di Non è l'Arena.

La lunga diretta dalla piazza del piccolo comune siciliano ha visto la partecipazione di tanti ospiti: Nunzia De Girolamo, Rita Dalla Chiesa, Alfonso Sabella, Salvo Palazzolo, Pietrangelo Buttafuoco.

In  un crescendo di tensione Giletti ha accusa il sindaco, che quando era assessore, andò alla tumulazione di don Cola La Barbera nonostante la Questura avesse vietato i funerali pubblici. Lui, preso alla sprovvista, rispose di essere andato a quelle esequie così come ha fatto con quelle di altri compaesani. Parole contestate dal sindaco di Troina che vive sotto scorta dopo le minacce ricevute, collegato in diretta disse: «Io i mafiosi li accompagno dietro le sbarre e non al cimitero».

Giletti ha scritto un libro sulle tre sorelle dal titolo «Le Dannate» presentato a Palermo il 14 maggio scorso. «Dal momento in cui lessi per la prima volta la loro storia, - scrive Giletti - mi resi conto che dentro c'era qualcosa di fatale. Lì per lì non sapevo nemmeno io cosa fosse, ma dentro di me sapevo che nella battaglia condotta da quelle tre donne indomite contro la mafia c'era qualcosa che andava oltre ogni stereotipo».

«Sono contento che il il ministro dell’Interno Matteo Salvini avrebbe deciso di inviare degli ispettori antimafia al comune di Mezzojuso, finora a me non è stato notificato nulla. Sarò ben lieto di spalancare le porte del municipio e mettere loro a disposizione tutto il materiale necessario alle verifiche, perché oggi ancor di più credo nelle istituzioni. Mi auguro che finalmente si faccia chiarezza su tutta questa vicenda». Lo dice il sindaco di Mezzojuso, Salvatore Giardina.

«Per quanto riguarda le accuse che mi sono state rivolte durante la diretta televisiva da Mezzojuso dal conduttore de La 7, Massimo Giletti, di aver partecipato ai funerali di don Cola La Barbera, in quel momento fui preso alla sprovvista ed essendo una persona che partecipa a tutti i funerali non seppi rispondere adeguatamente. Ma poi facendo mente locale posso affermare con certezza che nel giorno della tumulazione di don Cola, non ero a Mezzojuso».

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