Il funzionario della Motorizzazione aveva da ridire sull'efficienza delle attrezzature della ditta che stava ispezionando e avrebbe costretto i titolari a cambiare i macchinari: condannato a 4 anni per concussione, come si legge oggi sul Giornale di Sicilia in edicola, perché l'unico scopo di Pietro Cerniglia sarebbe stato quello di favorire la ditta che produceva le apparecchiature poi effettivamente acquistate da un'officina di Carini, autorizzata a effettuare le revisioni.
I responsabili di un altro centro specializzato avrebbero prodotto false revisioni, poco meno di un centinaio, secondo i calcoli del Tribunale: 3 anni e 8 mesi a testa per Angelo e Salvatore Valenti, padre e figlio. Infine Tommaso Cusumano, altro funzionario dell'ufficio di via Onorato, ha avuto un anno per falso ed è l'unico ad ottenere la sospensione condizionale.
Prescrizione poi per un altro funzionario, Giuseppe Di Via, 66 anni, accusato con Cerniglia di non avere attivato il procedimento di revoca dell'autorizzazione ai Valenti e di non averli denunciati per le falsificazioni riscontrate.
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