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Vittima sfuggita agli "spaccaossa" a Palermo, la ritrovano in psichiatria

Si fa rompere piede, femore e polso per simulare un incidente stradale, poi però fa perdere le sue tracce e dopo giorni viene trovato ricoverato nel reparto di Psichiatria di Villa Sofia. La sua sua pratica vale 200 mila euro, la banda non può permettersi di perderlo di vista un'altra volta e così decide di farlo dormire nello studio di disbrigo pratiche di uno degli indagati. È una delle storie, tutte surreali, che emergono dall'inchiesta "Over" con la quale, la settimana scorsa, è stata sgominata a Palermo un'altra banda di spaccaossa.

Come si legge in un articolo di Sandra Figliuolo sul Giornale di Sicilia di oggi,  dalle intercettazioni telefoniche si sente uno degli indagati, Antonino Buscemi che racconta la vicenda.

I presunti capi del gruppo, Luca Reina e Salvatore Andrea Cintura, avrebbero cercato l'uomo senza sosta perché ci sarebbe stata una grossa somma da incassare dall'assicurazione e sarebbero arrivati al punto - per essere sicuri che non fuggisse più - da «coricarselo in agenzia, la sera lo chiudono lì», cioè nello studio di disbrigo pratiche di Reina.

La banda avrebbe ottenuto 76 mila euro dall'assicurazione ma la vittima, con gravi disagi economici, non avrebbe comunque visto neppure un euro.

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