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Borsellino, la figlia Fiammetta: "Depistaggio grave offesa"

"Abbiamo avuto indagini e processi fatti male. Oggi si sta cercando di capire grazie all'attività di nuove Procure perché tutto questo sia avvenuto. E' ovvio che questo depistaggio, per quanto grossolano, è veramente un'offesa non soltanto all'intelligenza della nostra famiglia ma dell'intero popolo italiano". Lo ha detto Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo Borsellino, assassinato da Cosa nostra assieme ai cinque agenti della scorta il 19 luglio 1992, parlando con i giornalisti prima di ricevere il Premio Eccellenza Franco Salvatore nell'ambito del Magna Grecia Awards.

La manifestazione, che si è svolta ieri sera nel teatro comunale di Massafra, in provincia di Taranto, è giunta alla sua ventiduesima edizione. Quest'anno sono stati attribuiti riconoscimenti a donne resilienti impegnate nel sociale. Il premio è ideato dallo scrittore, attore e regista tarantino Fabio Salvatore.

"Nel 2017 - ha aggiunto Fiammetta Borsellino - c'è stata una sentenza, quella conclusiva del Borsellino quater che ha definito quello di via D'Amelio il più grave e grande depistaggio della storia giudiziaria di questo Paese. Il depistaggio anche nella sua grossolanità ha avuto l'effetto che doveva avere, cioè il passare del tempo. E il passare del tempo in questi casi è deleterio, compromette quasi per sempre la possibilità di arrivare alla verità, ma non per questo si deve smettere di tendere ad essa perché significherebbe veramente perdere la speranza. E questo noi non lo riteniamo ammissibile". ANSA

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