I giudici della seconda sezione d’appello di Palermo hanno assolto due medici della clinica Demma, Giuseppe Mastrandrea e Franco Pisello, difesi dagli avvocati Antonio Gerbino e Vincenzo Lo Re. Erano a giudizio per la morte di una paziente, Maria Rosaria Salvo, avvenuta dopo un intervento di isterectomia eseguito il 29 aprile 2011.
I due chirurghi erano stati condannati in primo grado a un anno, pena sospesa, e a una provvisionale di circa 100 mila euro nei confronti dei parenti e della associazioni che si erano costitute parti civili. I giudici avevano anche condannato i due medici e la Casa di cura Demma, difesa dall’avvocato Massimo Motisi, al risarcimento danni delle parti civile che si sarebbe dovuto determinare in un processo davanti al giudice civile.
I periti nominati dai giudici della Corte d’appello Vito Chiantera e Paolo Procaccianti, nella perizia hanno dichiarato che «la paziente non muore perché i sanitari non sono riusciti a bonificare la cavità addominale, fra l’altro la paziente è stata sottoposta a 13 interventi, uno alla clinica Demma e 12 all’ospedale Civico - si legge nella perizia - L’eventuale errore commesso dai sanitari della clinica Demma di non avere aggredito la peritonite con intervento chirurgico più consono, non è stato eseguito per esplicito rifiuto della paziente". (ANSA)
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