La mafia nigeriana all'interno di Ballarò, con i suoi riti d'affiliazione e con il controllo su droga e spaccio nel quartiere a Palermo. All'alba è scattata una vasta operazione della polizia denominata “No Fly Zone". Colpo ad un'associazione criminale nigeriana, denominata “Eiye", ramificata su tutto il territorio nazionale.
La squadra Mobile di Palermo ha eseguito 17 fermi emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti cittadini nigeriani, come dimostrato dalle indagini svolte dagli agenti della polizia, coordinati dalla procura, che si sono avvalse anche di dichiarazioni di due capomafia nigeriani che si sarebbero pentiti e che avrebbero deciso di collaborare.
L’attività investigativa della Squadra Mobile ha preso spunto anche dalla denuncia di una ragazza nigeriana vittima di tratta e di sfruttamento della prostituzione, che ha fornito agli agenti significativi elementi in ordine all’appartenenza agli Eiye del suo sfruttatore.
E’ stata quindi individuata la casa di prostituzione all’interno del quartiere storico di Ballarò ed avviata una capillare attività investigativa che ha consentito di ricostruire l’organigramma dell’associazione a livello locale, fino a giungere all’identificazione dei suoi vertici.
Nel corso delle indagini sono stati documentati numerosi episodi violenti riconducibili all’associazione e alla sua capacità di imporsi sul territorio, nonché diverse attività delittuose connesse allo spaccio di stupefacenti e alla prostituzione, principalmente localizzate nel quartiere Ballarò di Palermo.
Numerose anche le riunioni tra i sodali documentate nel corso delle indagini, tra cui in particolare una relativa al “battesimo di un nuovo Bird”, con la captazione dell’intero rito da parte degli investigatori.
Nel corso delle indagini è emerso, inoltre, come gli stessi membri cercassero di mascherare l’associazione a delinquere “Eiye”, costituendone una regolare denominata “Aviary”.
"Altro colpo alla mafia nigeriana, con tredici fermi disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo - dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini - . Violenti, organizzati, senza scrupoli: i boss africani rappresentano un pericolo crescente che va subito estirpato. Grazie a forze dell'ordine e inquirenti".
«Grazie alle nostre forze dell’ordine per aver arrestato 13 nigeriani che, a Palermo, hanno dato vita ad una vera e propria organizzazione criminale con regole e gerarchie simili a quella della mafia siciliana - commenta anche l presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni su Facebook -. Fratelli d’Italia è l’unica forza politica che, da tempo, denuncia il proliferare di questo fenomeno su tutto il territorio nazionale. Questa operazione farà aprire gli occhi ai guru dell’antimafia e dell’accoglienza indiscriminata?».
Caricamento commenti
Commenta la notizia