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Palermo, truffa sui fondi Ue per i pannelli solari all'università: sequestro da 700mila euro

Truffa aggravata allo Stato nell'ambito della produzione di energia solare e termica scoperta tra Palermo, Messina e Vicenza. In particolare i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo hanno disposto il sequestro di somme di denaro, beni mobili e immobili per oltre 700.000 euro nei confronti di tre società e altrettante persone, accusate a vario titolo, insieme ad altri due soggetti, di truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Unione europea, falso ed emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per la realizzazione di un progetto sperimentale per la produzione di energia solare/termica.

Le indagini hanno consentito di appurare che la truffa è avvenuta tramite l'utilizzo di fondi comunitari e della Regione: il progetto per il fotovoltaico, pari a 1.857.039 euro, prevedeva la realizzazione di impianti sperimentali per la produzione di energia solare e termica ad alta efficienza per 100 Kwp ad opera di un'associazione temporanea di scopo composta da cinque persone giuridiche e dall’università di Palermo.

In realtà si è scoperto che è stato realizzato un impianto di soli 4 Kwp nella sede di viale Delle Scienze, edificio 16 dell’Università, senza che ci sia stato alcun ridimensionamento dei costi rendicontati in relazione al progetto finale effettivamente realizzato. Sotto inchiesta le posizioni di G.L., amministratore della Helios Montaggi s.r.l., L.C., amministratore della Lanaro s.r.l., E.P., amministratrice della Easy Integrazioni di Sistemi s.r.l., F.M.M., amministratore della Idea s.r.l., G.C., titolare della ditta individuale Gc Software.

La produzione di falsa documentazione avrebbe riguardato anche perizie, contratti di locazione, e persino bollette per il consumo di energia elettrica.

Al termine delle indagini sono state denunciate 5 persone responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ed emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti. Le attività di esecuzione delle misure cautelari reali sono state condotte fra le province di Palermo, Messina e Vicenza.

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