
Si continua ad indagare sul furto messo a segno in casa del sostituto procuratore Gianluca De Leo, magistrato della Direzione distrettuale antimafia, nella giornata di ieri.
Nell’abitazione del centro storico di Palermo, sono intervenuti, ieri pomeriggio, i carabinieri e i vigili del fuoco per aprire la porta dell’appartamento che era chiusa dall’interno. Non è stato trovato segno di effrazione ma la casa è stata messa a soqquadro.
Per effettuare i rilievi nell’appartamento e identificare gli autori del furto, è intervenuta la Scientifica. Da capire, come riporta il Giornale di Sicilia in edicola, se si tratti di un semplice furto o se i ladri cercassero qualcosa in particolare, come documenti o hard disk.
Nel recente passato si sono verificati altri episodi che hanno riguardato giudici o magistrati, anche della Direzione distrettuale antimafia.
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