Un altro medico aggredito, questa volta all'ospedale Ingrassia. I parenti hanno reagito scagliandosi contro un medico del reparto di Cardiologia alla morte di una loro parente di 80 anni, che era stata ricoverato venerdì sera dopo un infarto. Operata di angioplastica, ieri sera è deceduta nel reparto di terapia intensiva.
A quel punto i parenti dell'anziana avrebbero reagito come peggio non potevano alla notizia, scagliandosi contro il medico, spintonandolo e creando disagio negli altri pazienti. Il medico è andato poi al pronto soccorso, sotto choc.
“Solidarietà, supporto e massimo sostegno” sono state espressi dalla direzione aziendale dell’Asp di Palermo al cardiologo aggredito ieri sera all’Ospedale Ingrassia. E’ subito intervenuto il personale della vigilanza, ma è stato necessario l’intervento della polizia per riportare la calma. Il cardiologo è stato costretto a fare ricorso alle cure dei medici del Pronto Soccorso.
“Pur comprendendo il dolore per la perdita di una familiare – sottolinea la direzione aziendale dell’Asp di Palermo – è inaccettabile ogni forma di violenza verbale e, soprattutto, fisica nei confronti di chi esercita il proprio lavoro con scrupolo e professionalità. Siamo vicini al cardiologo che supporteremo in ogni sede competente”.
“Siamo vicini al cardiologo dell’Ingrassia aggredito la scorsa notte e gli diciamo chiaramente che non è e non sarà solo, perché tutte le associazioni che rappresentiamo, sono al suo fianco”. Lo ha detto il presidente del Comitato Consultivo Aziendale dell’Asp di Palermo, Francesco Paolo La Placa, che ha espresso “la massima solidarietà al professionista ferito, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente nell’esercizio della sua professione”. “Diciamo no – ha concluso La Placa – ad ogni forma di violenza, inconcepibile ed inaccettabile in qualsiasi luogo”.
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