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Rapinatore ucciso a Palermo, scarcerati i due bengalesi indagati

Sono stati scarcerati Kabir Humayun, 44 anni, e Abdul Matin, 41 anni, i due bengalesi arrestati mercoledì dalla polizia dopo la morte di Matteo Tresa, un rapinatore palermitano che aveva tentato di svaligiare il negozio di alimentari in cui i due extracomunitari si trovavano.

Finiti in manette con l’accusa di omicidio - la prima ipotesi fatta dalla polizia è che fossero responsabili del decesso dell’uomo con cui avevano avuto una colluttazione dopo essere stati da lui minacciati con una bottiglia - , sono stati entrambi scagionati dall’esito dell’autopsia disposta dalla Procura poche ore dopo la morte del rapinatore. L’uomo sarebbe stato stroncato da un collasso cardio-circolatorio probabilmente seguito all’ingestione di anfetamine, prese prima del colpo.

Nel corpo sono state trovate tracce di stupefacenti. Tresa è entrato nel negozio durante la notte e ha minacciato i due - uno era dipendente dell’attività commerciale - brandendo una bottiglia. I due hanno tentato di reagire prima minacciando il ladro con un bastone, poi immobilizzandolo nel corso di una violenta colluttazione.

Sono stati i bengalesi comunque a chiamare il proprietario del negozio che ha poi telefonato al 113. Le scene della rapina sono state immortalate dalle videocamere di sorveglianza.

L’inchiesta è stata condotta dall’aggiunto Ennio Petrigni che ha comunque chiesto al gip la convalida dell’arresto dei bengalesi - formalmente legittimo viste le circostanze e le prime ipotesi investigative - e ha disposto la revoca dei domiciliari.

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