La lettera aperta, che più semplicemente è uno sfogo, comincia così: "Questa foto (in alto) ritrae una delle due sale da pranzo del Rifugio Marini preparata per ospitare un gruppo di turisti, regolarmente prenotati, che stamattina (ieri, ndr), da Porto Empedocle, dovevano raggiungere Piano Battaglia con 2 pullman appositamente noleggiati per una giornata da trascorrere sulla neve con relativo pranzo".
Ma la sala è rimasta vuota. Una domenica di sole sulla neve di Piano Battaglia trasformata in quella che il gestore del rifugio, Giovanni Faletra, definisce "una giornata di ordinaria follia a Piano Battaglia".
Ecco perchè ha deciso di rendere pubblico il suo rammarico: "La mancanza di mezzi, lo scarso coordinamento degli operatori che operano sul territorio e lasciatemi dire anche l'impreparazione di chi sovrintende all'ordine pubblico e alla viabilità a Piano Battaglia hanno fatto sì che più di 20 autobus sono stati fermati all'altezza del Parco Avventura e invitati a ritornare indietro dopo lunghe ore di attesa. Qualcuno, ignaro della distanza da percorrere, non si è rassegnato allo stop e si è incamminato, a piedi, non sapendo degli otto chilometri da percorrere per raggiungere la destinazione".
Un danno per i turisti che sono stati costretti a rinunciare a una domenica sulla neve, una tragedia per le strutture che avrebbero dovuto ospitarli. "Oggi avevamo prenotazioni per 190 coperti - continua Faletra - e abbiamo servito 60 pasti perdendo tra ristorante e bar circa 4.000 euro senza poi contare lo spreco del cibo preparato che andrà buttato via: per una piccola economia come la nostra sono davvero tanti".
Per i turisti un'odissea ieri raggiungere Piano Battaglia, rimasti per oltre due ore in coda lungo la strada provinciale a causa di pullman messi di traverso, auto a rilento o ferme perchè non adeguatamente attrezzate ad affrontare l'asfalto innevato, "furbacchioni" che tentavano di superare le vetture in fila provocando ulteriori danni alla circolazione. Bloccato nel traffico anche il vescovo di Cefalù, Giuseppe Marciante, atteso per celebrare la messa a Piano Battaglia in occasione della Festa della Madonna delle Nevi nella chiesetta ai 1500 metri di altezza. Grande folla di fedeli che ha preso parte anche alla breve processione con banda e tamburi.
Un'odissea aggravata dall'assenza di servizi lungo la strada, dall'assistenza col contagocce, con inevitabili disagi per donne in gravidanza e famiglie con bambini. "I turisti - continua Faletra - sono rimasti per ore in aperta strada provinciale senza viveri, senza possibilità di servizi igienici e soprattutto senza nessun tipo di assistenza. Si sono ovviamente ripromessi di non tornare più a Piano Battaglia, non distinguendo i responsabili del disastro odierno".
Per chi, dopo ore di coda è riuscito a raggiungere la meta, anche il dramma del parcheggio che non c'è. O che c'è solo a centinaia di metri di distanza, con le ruote sul ghiaccio o a pochi metri dagli impianti ma in pieno divieto di sosta. Un rammarico per tutti, soprattutto in una domenica di sole e in una delle località più belle della Sicilia, dove le distese bianche si alternano al verde della natura, dove i bambini scoprono il piacere degli slittini, dei pupazzi di neve, dove gli adulti potrebbero trascorrere ore di relax.
Ma la prima domenica della stagione invernale a Piano Battaglia è stata una guerra tra gioie e dolori per i turisti, un vero dramma invece per gli operatori che lavorano lì. "Anche noi siamo fortemente amareggiati, lavoriamo da anni su questo territorio cercando di promuovere un turismo consapevole anche in inverno quando i problemi di Piano Battaglia si amplificano - è lo sfogo del gestore del Rifugio Marini -: la manutenzione delle strade, i servizi inesistenti e l’offerta ricettiva inadeguata rispetto alla domanda di posti letto. Ogni anno è sempre peggio, tante belle parole e braccia allargate".
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