Nella domenica di ordinaria follia a Piano Battaglia, come l'ha definita il gestore del Rifugio Marini, anche l'auto del vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante è rimasta a lungo bloccata nella strada provinciale presa d'assalto dai turisti.
Traffico paralizzato, auto incolonnate per oltre due ore, pullman di traverso, altri mezzi costretti a tornare indietro. Il vescovo ha toccato con mano i disagi per le famiglie che ieri hanno provato a raggiungere gli impianti nel primo weekend della stagione. Monsignor Marciante ha preso parte alla Festa della Madonna delle Nevi nella chiesetta ai 1500 metri di altezza e alla breve processione con banda e tamburi e una folla di fedeli. Ma raggiungere il luogo di culto è stata un'odissea.
“Il nostro territorio possiede enormi potenzialità che possono essere realmente la fonte di rilancio occupazionale di questa terra per tanti giovani - commenta -. La varietà naturalistica che caratterizza la nostra Diocesi la rende capace di attrattiva per tanti che cercano risposo e distensione, sia al mare che in montagna, senza dimenticare che ciò è importante, soprattutto per un decentramento turistico finora concentrato perlopiù a livello costiero. Tuttavia è necessario che ogni Ente ed Istituzione faccia la sua parte per evitare che il nostro territorio venga ancora penalizzato da ritardi, burocrazia e impreparazione”.
Le parole del vescovo si aggiungono alla sfogo del gestore del Rifugio Marini, Giovanni Faletra, che ha puntato il dito contro "lo scarso coordinamento degli operatori che operano sul territorio" e "l'impreparazione di chi sovrintende all'ordine pubblico e alla viabilità a Piano Battaglia". Oltre 20 autobus sono stati fermati all'altezza del Parco Avventura e invitati a ritornare indietro dopo lunghe ore di attesa, un danno per il rifugio che ieri aveva in lista prenotazioni per 190 coperti.
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