Sono proseguiti per tutta la notte gli interrogatori dopo l'omicidio avvenuto a Belmonte Mezzagno, nella serata di ieri, di Vincenzo Greco, il 36enne manovale freddato all'interno della sua automobile, una Mitsubishi, con diversi colpi di pistola.
Le indagini, in mano alla direzione distrettuale antimafia del capoluogo e ai carabinieri, puntano, al momento, a contesti mafiosi.
La vittima, che non ha precedenti penali, era genero di Filippo Casella (e non Cassella come scritto in precedenza) ucciso nel marzo '94 quando aveva 32 anni mentre si trovava in via Gaetano Costa (procuratore di Palermo ucciso dalla mafia) a Belmonte Mezzagno con l'amico Giuseppe di Lorenzo che venne ferito.
Alcuni giorni prima, a febbraio, sempre nel paese vennero uccisi Giuseppe e Giovanni Tumminia, padre e figlio.
Nel dicembre scorso, dopo l'arresto insieme ad altri capimafia che avrebbero formato una sorta di ''nuova commissione'' di Cosa nostra, ha cominciato a collaborare con i magistrati Francesco Colletti, boss di Villabate.
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