Emergono nuovi particolari sull'omicidio di Vincenzo Greco, freddato ieri sera a Belmonte Mezzagno, a colpi di pistola. Nel casolare di campagna dell'uomo, che risulta incensurato, sono stati trovati tre armi, un passamontagna e 5000 euro in contanti mentre nel suo fuoristrada un panetto di hashish da 100 grammi. All'interno del casolare sono state trovate anche armi: una pistola giocattolo, un fucile a canne sovrapposte e una pistola semiautomatica con matricola abrasa. Droga e armi, dunque, che arricchiscono il quadro di Vincenzo Greco. Un tassello importante per le indagini: adesso, alla pista mafiosa si aggiunge anche quella di un possibile regolamento di conti. Nella notte si sono svolti diversi interrogatori ad amici e parenti della vittima. Greco, che non ha precedenti penali, era genero di Filippo Casella ucciso nel marzo '94, quando aveva 32 anni, mentre si trovava in via Gaetano Costa (procuratore di Palermo ucciso dalla mafia) a Belmonte Mezzagno con l'amico Giuseppe di Lorenzo che venne ferito.