“In merito alla sentenza da parte del giudice del lavoro Paola Marino che ha richiesto il reintegro di 4 operai della Rap dopo i licenziamenti effettuati per giusta causa, l’azienda impugnerà il giudizio". A dichiararlo l’amministratore unico della Rap Giuseppe Norata.
"A seguito di indagini della Polizia Giudiziaria anche supportate da video e pedinamenti, avvenuti tra Aprile 2013 e Settembre 2014 alcuni dipendenti hanno illecitamente sottratto carburante e attrezzi di proprietà Rap e su questo non possiamo essere transigenti. L’Azienda nel prendere atto della sentenza ha dato mandato al proprio Ufficio Legale di fare ricorso in appello. Pur rispettando le sentenze non si può danneggiare l’immagine societaria, dei propri lavoratori e della collettività per pochi che non fanno il loro dovere sottraendo impunemente attrezzature e carburanti al proprio datore di lavoro. Come hanno dimostrano le indagini portate avanti dagli inquirenti, gli stessi, infatti, erano stati arrestati nell’aprile 2015 proprio perché presi in flagranza di reato”.
Secondo l’ufficio legale dell’Azienda che curerà il ricorso, la presente sentenza civile del giudice del lavoro contiene motivazioni non condivisibili emesse in totale autonomia rispetto al procedimento penale in corso smentendo, addirittura, le attività certificate dalla stessa polizia. A sostegno della legittimità dei licenziamenti effettuati da Rap milita la consolidata giurisprudenza della Corte di Appello di Palermo, confermata dalla Corte di Cassazione che ha ritenuto corretto l’operato societario nei confronti degli altri dipendenti coinvolti in analogo procedimento penale già licenziati per furto di carburante e quant’altro.
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