È morto a Palermo Cristian Lo Bello, il giovane di 23 anni affetto da una grave disabilità psico-motoria. La sua storia aveva commosso la città. Per sedici lunghi anni, lui e la sua famiglia hanno atteso l'assegnazione di una casa popolare che fosse adeguata alle sue esigenze di salute. La mamma, Maria Pecoraro, in tutti questi anni ha portato avanti una vera e propria battaglia per evitare lo sfratto e garantire al figlio un tetto a lui adeguato.
La casa è poi arrivata circa due anni fa: un alloggio confiscato nel quartiere Pallavicino. Per Cristian e i suoi genitori un sogno che si realizza.
Del suo caso se n'era occupato più volte anche il Giornale di Sicilia e la signora Maria aveva lanciato vari appelli anche ai microfoni della trasmissione "Ditelo a Rgs".
Con il 2018 vola via anche il giovane Cristian, "l'angelo" dagli occhi belli, come lo chiamavano a casa. Costretto su una sedia a rotelle da una grave disabilità, si esprimeva attraverso gli occhi e pochi gesti. Ma quelli bastavano per farsi capire. "Il nostro angelo", lo chiamava Maria Pecoraro, che si era dedicata a suo figlio anima e corpo, tutti i giorni, 24 ore su 24.
A ricordare il ragazzo, il cappellano dell'Università di Palermo, padre Riccardo Garzari, che con il gruppo di volontari "Unipa per la solidarietà" seguiva e sosteneva la famiglia Lo Bello. "L'ultima volta l'ho incontrato poco prima di Natale. Con un gruppo di volontari sono andato a trovarlo per scambiarci gli auguri. Abbiamo riso insieme. Si divertiva quando improvvisavamo quale scenetta di cabaret nella sua stanza. Preghiamo per mamma e papà che hanno speso la loro vita per accudirlo. Una famiglia che ha lottato per dare una vita dignitosa a Cristian e che finalmente c'era riuscita. Una famiglia coraggiosa. Una famiglia buona".
"Il Comune continuerà a sostenere la famiglia Lo Bello, a cui vanno le più sentite condoglianze", dice l'assessore comunale alle Politiche sociali Giuseppe Mattina.
I funerali del ragazzo si sono svolti questa mattina, nella chiesa di Maria Santissima Addolorata, in via Mater Dolorosa.
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