Protestano ancora i genitori dei ragazzi disabili che, dopo mesi dall'avvio delle attività scolastiche, si trovano ancora a dover fronteggiare un'emergenza.
In tanti licei e istituti superiori della provincia i servizi essenziali sono partiti in ritardo, ad ottobre, in altri non sono stati avviati affatto. Un esempio su tutti, la scuola De Cosmi dove per quattro ragazzi disabili è arrivato un assistente e per due ragazze, di cui una molto grave, nessuno.
Casi emblematici anche la sede succursale dell’istituto professionale "Paolo Borsellino", dove uno studente disabile non ha alcun aiuto o l’istituto Basile- D’Aleo di Monreale dove i ragazzi sono addirittura otto e per loro non c’è nessun assistente. Al Finocchiaro Aprile, ci sono dieci ragazzi diversamente abili lasciati soli.
Ieri molti genitori, insieme allo Slai Cobas per il sindacato di classe, si sono radunati a piazza Pretoria sotto Palazzo delle Aquile per far sentire la loro voce. Una mamma, Rosalia Tripi, ha pensato anche di incatenarsi al cancello insieme al figlio disabile che dal 12 settembre non va a scuola perché non viene supportato da alcun insegnante.
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