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Dalla Tunisia alla Sicilia con gommoni veloci e costosi, sei persone condannate

Il gup di Palermo ha condannato a pene comprese tra 3 anni e 4 mesi e 7 anni e 4 mesi sette persone accusate a vario titolo di di associazione per delinquere transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

A 3 anni e 4 mesi è stata condannata Simonetta Sodi, a 6 e 8 mesi Salvatore e Angelo Allegra e Tarek Ben Massoud e a 7 e 4 mesi Jebranne Ben Cheikh e Chibeb Hamrouni.

Il processo, nato dalle indagini coordinate dal procuratore Francesco Lo Voi e dai pm Gery Ferrara e Federica La Chioma, ha svelato una organizzazione criminale che organizzava viaggi di migranti tra la Tunisia e l’Italia a bordo di gommoni veloci.

La Finanza, che svolse le indagini, ha ipotizzato che a bordo delle imbarcazioni potessero esserci anche soggetti ricercati dalle autorità di polizia tunisine per la commissione di gravi reati o per avere possibili connessioni con formazioni di natura jihadista.

L’organizzazione, composta da pericolosi pregiudicati tunisini e complici italiani grazie all’utilizzo di veloci gommoni d’altura condotti da esperti «scafisti», capaci di percorrere il tragitto anche in meno di 4 ore, ha trasportato in Italia persone in grado di pagare migliaia di euro per la traversata e ha introdotto in Italia sigarette di contrabbando.

In prossimità delle spiagge e delle calette di approdo ai migranti veniva fornito un vero e proprio servizio «shuttle» fino alle basi logistiche dell’organizzazione, dalle quali chi aveva fatto la traversata - rifocillato e fornito di vestiario - raggiungeva le destinazioni scelte.

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