Sanatoria delle case popolari occupate. La prima famiglia di "occupanti" ha potuto regolarizzare la propria posizione e vedrà presto assegnata una casa popolare nella zona di Medaglie d'Oro.Venerdì scorso gli uffici dell'amministrazione comunale hanno firmato la prima determina in applicazione della legge regionale 8 del 2018 proposta proprio dal Comune.
È partita la prima iscrizione a ruolo per un'altra famiglia, che da anni non paga i canoni di locazione della casa popolare che gli è stata assegnata a Bonagia.
Sono circa 800 le famiglie che hanno fatto richiesta di regolarizzare la propria situazione per avera assegnato la casa che occupano, in base alla normativa approvata dalla Regione a maggio di quest'anno.
Gli uffici hanno controllato le prime 40 domande e per 25 famiglie è stata avviata l'assegnazione. Per altre 15 al momento non si è potuto procedere perché gli occupanti non hanno potuto fornire prove del fatto che l'occupazione sia iniziata prima del 31 dicembre 2017, requisito richiesto dalla normativa.
"Si tratta di due provvedimenti diversi - afferma il sindaco Leoluca Orlando - ma che vanno nella stessa direzione: quella di mettere ordine e ricondurre a piena legalità la situazione degli alloggi popolari in città. Da un lato favorendo la regolarizzazione di quanti hanno i requisiti per essere assegnatari e dall'altro perseguendo coloro che già hanno una casa popolare ma pensano di potervi rimanere a spese della collettività. Entrambi sono provvedimenti di giustizia ed equità sociale".
"Su indicazione della giunta - dice l'assessore Mattina - gli uffici stanno vagliando la possibilità di acquisire ogni tipo di documento, che non sia una mera autocertificazione e che permetta di dimostrare la data di prima occupazione degli immobili, proprio perché vogliamo favorire la fuoriuscita da una condizione di irregolarità e perché finalmente il patrimonio Erp cittadino sia pienamente e legittimamente utilizzato con un beneficio per tutti".
Per quanto riguarda invece il recupero delle somme non versate dagli assegnatari, in queste settimane gli uffici dell'Amministrazione hanno completato la notifica di circa 1.450 ingiunzioni di pagamento, riferite a circa 450 famiglie morose.
"I morosi - sottolinea Mattina - sono appena il 9% degli assegnatari (circa 5.000, ndr) a dimostrazione del fatto che il sistema nel suo complesso funziona".
Le somme dovute variano in modo considerevole da 430 euro dovute al mancato versamento della quota condominiale, ad oltre 65 mila euro, nel caso di coloro che una volta ottenuta l'assegnazione della casa non hanno mai pagato. Il caso più eclatante è quello di una famiglia che non paga dal 1989.
"La normativa - conclude l'assessore - non prevede la revoca dell'assegnazione per morosità e quindi gli uffici possono soltanto tentare il recupero coattivo delle somme, come stiamo facendo adesso con l'iscrizione a ruolo delle cartelle, e la compensazione con eventuali servizi e contributi erogati dal Comune".
Lo scorso maggio con la finanziaria regionale era attivata la sanatoria per chi ha occupato abusivamente una casa popolare. Il provvedimento avrebbe dovuto consentire ad oltre 3.700 famiglie palermitane di regolarizzare legittimamente la propria posizione di occupanti. In precedenza, la normativa prevedeva la possibilità di sanare la posizione di coloro che avevano occupato una casa di edilizia pubblica prima del 31 dicembre 2001.
Le famiglie avevano occupato un immobile di edilizia pubblica prima del 31 dicembre 2017 ma che comunque posseggono i requisiti di legge per l'inserimento nelle graduatorie d'assegnazione, possono divenire assegnatarie a tutti gli effetti, pagando con un piano rateale decennale gli importi arretrati.
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