La sezione lavoro del Tribunale di Palermo, con sentenza numero 3268, ha condannato la Tim per avere imposto le ferie a un lavoratore. La causa è stata patrocinata dalla Slc, il sindacato delle telecomunicazioni, con la difesa affidata all'avvocato Pietro Vizzini del foro di Palermo.
I fatti risalgono al dicembre del 2013 quando un tecnico, dipendente della sede Tim di Palermo, avendo chiesto nel mese di ottobre, con congruo anticipo, di poter fruire di un periodo di cinque giorni di ferie a fine anno, si è visto respingere la richiesta senza che mai gli fossero state formalizzate le esigenze tecnico-organizzative che ne impedivano la disponibilità.
L'azienda ha sostenuto che nel mese di dicembre il lavoratore doveva fruire solo di tre giorni di ferie e ha imposto i cinque giorni in un periodo non richiesto dal lavoratore.
«Riteniamo deprecabile - dice Fabio Maggio, della Slc Cgil Palermo - il comportamento della più grande azienda di telecomunicazioni italiana nell'operare in barba al contratto di lavoro e alle norme di legge, validando gli atteggiamenti vessatori dei propri funzionari, che continuano a farla franca solo perché pochi lavoratori hanno il coraggio e la tenacia di andare fino in fondo. Considerato il fermento del mercato delle telecomunicazioni e lo scenario incerto sul futuro della rete, ribadiamo a Tim che le sfide non si vincono avendo i lavoratori contro».
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