È stato identificato e denunciato l'uomo che avrebbe aggredito l'imprenditore Giovanni Caruso, titolare di un pub al Borgo Vecchio. I carabinieri di Palermo lo hanno identificato e rintracciato grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza presenti nella zona dell'aggressione.
Si tratta di un palermitano, Antonio Cannata, di 30 anni, anche lui commerciante. Secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe aggredito Caruso per futili motivi ma con particolare veemenza sferrandogli calci, pugni, causandogli gravi lesioni e lasciandolo a terra esanime. Identificata la ragazza che era con lui quella sera, D. L., 21 anni, anche lei palermitana.
Caruso aveva consolato una ragazza che piangeva sotto casa offrendole una sigaretta. Mentre i due parlavano è arrivato l'aggressore e ha picchiato a sangue l'imprenditore. Poi ha fatto salire la giovane sullo scooter e
insieme sono andati via.
Durante la perquisizione in casa di Antonio Cannata, i militari hanno trovato un paio di scarpe con tracce ematiche, i vestiti indossati durante l'aggressione e fuori, lo scooter con cui si sarebbe allontanato subito dopo il pestaggio.
Il trentenne è stato deferito in stato di libertà per lesioni personali. Le indagini sono coordinate dalla procura della Repubblica di Palermo.
All'inizio si era pensato che l'aggressione potesse avere un qualche collegamento con una pista mafiosa. Giovanni Caruso infatti, titolare del pub Dorian di via Gerbasi, aveva denunciato i boss che gestivano il racket nel quartiere Borgo Vecchio. Tre giorni prima del violento pestaggio, l’8 novembre scorso, il gup di Palermo aveva condannato complessivamente a oltre mezzo secolo di carcere 13 tra estorsori, boss e uomini d’onore della cosca che imponeva il pizzo anche a Caruso. Poi, le indagini hanno escluso un collegamento tra i due fatti. Dalle immagini delle telecamere, acquisite poche ore dopo l'aggressione, gli inquirenti hanno ipotizzato una futile lite per strada il motivo scatenante della violenta aggressione.
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