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Medico scomparso a Corleone, ricerche nella notte ma senza esito: uomini del soccorso alpino nelle zone impervie

Un momento delle ricerche del soccorso alpino. Nel riquadro Giuseppe Liotta

La speranza è ormai appesa a un filo. Sono andate avanti in queste ore le ricerche del pediatra palermitano Giuseppe Liotta, 40 anni, scomparso nella strada tra Ficuzza e a Corleone sabato sera mentre stava cercando di raggiungere l'ospedale per prendere servizio.

Ma di lui solo alcune tracce, a cominciare dal giubbotto fatto a pezzi fino ai suoi jeans e alla sua cintura. Alle squadre speciali del soccorso alpino è ora affidato il compito di calarsi nelle zona difficili da raggiungere nelle gole Molino Drago.

Alle ricerche stanno collaborando anche i vigili del fuoco che dall'inizio hanno impiegato droni che hanno sorvolato la zona. Sul posto anche i carabinieri e gli uomini dell’esercito.

Le campagne a due passi da Corleone sono setacciate palmo a palmo. L'auto del medico, una Tiguan bianca, è stata trovata vicino a una stradella che partiva dalla statale 118, in contrada Raviotta. E da lì è partita l'ultima telefonata alla moglie, intorno alle 19.30. In quella sua ultima conversazione ha detto di essere confuso e ha chiesto alla consorte di geolocalizzare la sua posizione col cellulare. Da quel momento in poi di lui si sono perse le tracce.

Ieri, è partito un lungo applauso in Aula alla Camera quando il deputato del Movimento Cinquestelle Giorgio Trizzino ha voluto ricordarlo. Secondo Trizzino "Liotta é stata dimenticato anche dall'informazione, che in questi giorni non ne ha parlato". Poi ha aggiunto: "Noi continueremo a cercarlo con le nostre mani nel fango finché non lo troveremo - ha aggiunto - voglio ringraziare tutti quelli che come Giuseppe Liotta muoiono per andare al loro posto di lavoro".

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