«Voglio puntualizzare che nel 2015, né io né mio figlio, eravamo proprietari del Bingo Magic di Palermo, quindi non abbiamo avuto nessun rapporto con i dipendenti dell’epoca». Lo dice il deputato regionale Giuseppe Gennuso, dopo le notizie riportate da alcuni organi di informazione sull'indagine a suo carico per presunte pressioni fatte ai lavoratori del Bingo Magic per accettare compensi più bassi.
«Quello che affermano i tre dipendenti non riguarda il 'Gruppo Gennuso' - prosegue il deputato-imprenditore - Non c'è stata nessuna minaccia perché tutti i lavoratori, hanno firmato l'accordo assistiti dal sindacato. La trattativa sindacale è stata fatta dagli ex proprietari, nella fattispecie da Leonardo Burgio, sindaco di Serradifalco e dalla madre, Daniela Faraoni, direttrice amministrativa dell’Asp di Catania. In questa storia siamo completamente estranei e vorrei ricordare a quanti hanno memoria corta, che noi le minacce le abbiamo sempre subite, pure dalla mafia palermitana e le abbiamo tempestivamente denunciate all’autorità giudiziaria».
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