Dodicesimo caso a Palermo di ricovero in ospedale dovuto ad intossicazione di tonno rosso nel giro di un mese. Una donna di 58 anni è arrivata la scorsa notte al pronto soccorso dell'ospedale Civico con i classici sintomi da sindrome sgombroide. Non è in pericolo di vita. Ha raccontato ai medici di aver mangiato del tonno qualche ora prima, e di essersi poi sentita male. Non si sa ancora dove abbia comprato il pesce. Indagini sono aperte in questo senso.
Tonno, malori e sequestri. L’estate è appena iniziata ma sono già stati tanti, anzi troppi, i casi in cui più persone hanno rischiato seriamente la salute per aver mangiato una o più fette di queste pesce rosso che tanta gola fa a tutti, grandi e piccini. Pranzi e cene in famiglia che per poco non si sono trasformate in dramma, come quello che ha provocato un malore ad una madre ed una figlia, ricoverate al Civico per una grave intossicazione alimentare dopo aver mangiato del tonno. Così come la stessa sorte è toccata ad altre sei persone che avevano consumato il pesce ad Isola delle Femmine.
Le due donne palermitani, di 62 e 32 anni, sono state trasportate d’urgenza nel bel mezzo della notte in ospedale, ore dopo aver mangiato del tonno rosso comprato, secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nas, da un ambulante. La più giovane delle due è arrivata in pronto soccorso in codice rosso, mentre meno gravi erano i sintomi della sessantaduenne, trasportata in codice giallo. Ai sanitari la situazione è apparsa subito chiara, così come la diagnosi, una sindrome sgombroide, che colpisce quando si mangia pesce alterato contenente stamina, e che nei casi più gravi può portare alla morte. Per fortuna le due donne se la sono cavata con tanta paura ma nulla di più. Nel giro di qualche ora, sono finite in ospedale altre sei persone, al “Cervello” per aver mangiato del tonno acquistato a Isola delle Femmine. E c'è anche il caso di una bambina di 12 anni ricoverata all'ospedale dei Bambini dopo aver mangiato del tonno.
Caricamento commenti
Commenta la notizia