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Crollo del costone di Monte Gallo a Palermo, Cammarata e Orlando escono dall'inchiesta

Si chiudono le indagini ed escono dall'inchiesta i due sindaci, Diego Cammarata e Leoluca Orlando, e restano invece gli ex assessori Roberto Saverio Clemente, Aristide Tamajo ed Emilio Arcuri, che assieme ad altre tredici persone (tra tecnici del Comune, Rup, progettisti) sono indagati per la caduta del masso dalla parete rocciosa di Monte Gallo che causò, nel 2015, la morte di un’anziana – Ornella Paltrinieri – rimasta schiacciata nella camera da letto della sua abitazione in via Calpurnio, a Palermo. La camera da letto si trovava al primo piano.

Il pavimento nonostante il peso enorme del masso non ha ceduto. Al piano terra vivevano altre quattro persone che sono riuscite a mettersi in salvo. Rimase ferita la nipote della donna: Bianca Maria Lo Giudice. I medici dopo un primo controllo hanno riscontrato un trauma cranio facciale escoriazioni al viso, fratture alle ossa del naso.

Secondo la Procura, i politici indagati e i responsabili degli uffici comunali di Protezione civile avrebbero omesso di adottare urgenti interventi non strutturali per la mitigazione del rischio (quali pre-allertamento, informazione e allontanamento della popolazione esposta al rischio) nella aree in dissesto della zona B della parete rocciosa di Monte Gallo, considerata la lunga fase di progettazione ordinaria , i cui lavori rappresentati come “urgenti e necessari” nel 2004 sono stati avviati solo a dicembre del 2015. L’inchiesta è condotta dai sostituti procuratori Silvia Benetti e Bruno Brucoli. A breve arriverà la richiesta di rinvio a giudizio.

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