Sarebbe stato comprato nel mercato di Ballarò il tonno che ha provocato il malore della bimba di 12 anni ricoverata all'ospedale dei Bambini, a Palermo. I carabinieri del Nas hanno sequestrato 120 chili di tonno rosso in cattivo stato di conservazione in una pescheria del posto. E sarebbe proprio lì, secondo quanto hanno accertato i militari, dove i genitori della ragazzina avrebbero acquistato il pesce avariato. Dai controlli effettuati dai veterinari dell’Asp di Palermo, il pesce era in cattivo stato di conservazione ed è stato distrutto.
Quello della bambina è il nono caso di malori accaduti dopo aver mangiato uno dei pesci più amati in assoluto, ma purtroppo anche tra i più pericolosi. Un pranzo a base di tonno rosso che ha rischiato di trasformarsi in tragedia, qualche giorno fa, con madre e figlia ricoverate in ospedale per un’intossicazione alimentare, stessa sorte toccata ad altre sette persone che avevano consumato il pesce ad Isola delle Femmine.
Le due donne, 62 e 32 anni, sono state trasportate d’urgenza nel bel mezzo della notte all’ospedale Civico, ore dopo aver mangiato del tonno rosso comprato, secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nas, da un ambulante. La più giovane delle due è arrivata in pronto soccorso in codice rosso, mentre meno gravi erano i sintomi della sessantaduenne, trasportata in codice giallo. Ai sanitari la situazione è apparsa subito chiara, così come la diagnosi, una sindrome sgombroide, che colpisce quando si mangia pesce alterato contenente stamina, e che nei casi più gravi può portare alla morte. Per fortuna le due donne se la sono cavata con tanta paura ma nulla di più. Altre sette persone sono state ricoverate, sempre tra domenica e ieri, all’ospedale Cervello per aver mangiato del tonno acquistato a Isola delle Femmine.
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