PALERMO. Avere fiducia negli altri, avere fiducia soprattutto nella parola di Dio, ripartendo dall'aiuto a chi ne ha più bisogno. E' appello dell’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, rivolgendosi ai «suoi» sacerdoti, centinaia, riuniti ieri mattina in una Cattedrale di Palermo per la Messa crismale. Nel pomeriggio si è svolta la messa «In Coena Domini» con la lavanda dei piedi.
«In questi giorni che precedono la solennità della Pasqua il mio pensiero è rivolto soprattutto alle frange dei più bisognosi, a chi non ha la casa e il pane. Oggi più che mai abbiamo bisogno di guardare alla vita e alla città degli uomini a partire dalle frange più deboli», ha detto l'arcivescovo, rivolgendosi "alle fasce più deboli della società, segnate dalla grande crisi economica e che in questi giorni non avranno un tetto dove ripararsi e neppure le tavole imbandite come la maggior parte delle persone che si riuniscono in famiglia per celebrare la Resurrezione di Cristo in quella che è la solennità più importante dell’anno».
Il suo pensiero è rivolto anche «a chi non ha un lavoro o l’ha perso e non può sostenere i propri cari». «A volte tutti tocchiamo con mano cosa significa la mancanza di lavoro per cui mi auguro che da parte di tutte le amministrazioni locali e dalle istituzioni regionali e nazionali si possa ripartire dai più deboli», ammonisce.
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