CORLEONE. «La città di Corleone non merita di essere ricordata per le tristi vicende di alcuni mafiosi dei nostri tempi, ma per i suoi santi Leoluca e Bernardo, per i suoi sindacalisti come Bernardino Verro e Placido Rizzotto che sono stati uccisi per la ricerca della giustizia sociale, per la vittima innocente Giuseppe Letizia, e per tanti cittadini onesti e laboriosi che vogliano impegnarsi ogni giorno a promuovere lo sviluppo integrale attraverso la legalità e a contrastare la mentalità mafiosa».
Lo ha detto Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale, che oggi ha partecipato alla preghiera per la pace e la legalità proprio a Corleone.
"Noi oggi con spirito di misericordia abbracciamo tutti coloro che - ha aggiunto - fuggono dalla guerra e dalla fame o che sono costretti a lasciare le loro terre a causa di discriminazioni,persecuzioni, povertà e degrado ambientale e condanniamo tutti i mercanti di morte, che stanno trasformando il mar mediterraneo in un grande cimitero».
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