PALERMO. Il titolare di fatto è in una «posizione altalenante»: ha rapporti con i mafiosi, li denuncia e poi chiede scusa, li fa condannare e offre un «risarcimento» per farsi perdonare, si prende gli insulti e alla fine il risultato è la confisca delle attività di Michelangelo Maurizio Lesto, 54 anni: passano allo Stato, fra gli altri beni, Villa Giuditta, il Dancing Club e Villa Cavarretta di Bagheria.
Formalmente è tutto intestato a Francesca Marzia Lesto, 31 anni, la figlia del «proposto»: ma la sezione misure di prevenzione del Tribunale ritiene che si tratti di una interposizione fittizia e procede contro il padre, confiscando pure altri pezzi di un piccolo patrimonio all’altro figlio dell’imprenditore, Girolamo Lesto, 28 anni, un appartamento di corso dei Mille, due auto e un conto corrente postale.
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