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Palermo, sciopero dei bagnini: la piscina comunale resterà chiusa la domenica

PALERMO. La piscina comunale di Palermo resterà chiusa nei giorni festivi. Gli assistenti  bagnanti, che erogano il servizio di salvataggio nell'impianto, hanno deciso di incrociare le braccia.

Gli otto bagnini chiedono un incremento delle ore lavorative e la stabilizzazione del personale Lsu. Cinque hanno un contratto part time, due sono lavoratori socialmente utili e solo una persona ha un contratto full time con il Comune di Palermo.

“I lavoratori non garantiranno più il servizio al pubblico a causa dell'atteggiamento di questa amministrazione che non vuole affrontare le problematiche della città e  garantire l'incremento orario del personale e la stabilizzazione degli Lsu – spiega il segretario provinciale Cub Sicilia, Marcello Terzo -. Da anni ormai i lavoratori chiedono l'incremento ore e la stabilizzazione, al fine di potere garantire un servizio migliore ai cittadini che, in migliaia, utilizzano giornalmente l'unica struttura pubblica della città. Siamo di fronte a l'ennesimo caso di mala gestione della cosa pubblica, è paradossale chiedere,ai dipendenti che vivono sotto la soglia di povertà guadagnando circa 800 euro al mese, di lavorare sabato, domenica e festivi senza riconoscere loro un miglioramento delle condizioni di vita attraverso una prospettiva di stabilizzazione e di incremento orario”.

Il Comune di Palermo fa sapere ai cittadini che: “La piscina comunale rimarrà chiusa di domenica per indisponibilità  degli assistenti bagnanti”.

Ma questa atteggiamento secondo la Confederazione unitaria di base non è serio. “Sarebbe più dignitoso informare i cittadini che la struttura chiude per la mancata volontà politica, di questa amministrazione, di incrementare l'orario di lavoro e stabilizzare i dipendenti, a garanzia dei servizi pubblici”.

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