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Omicidio dell'Arenella, contorni del delitto poco chiari: ripartono gli interrogatori

Alessandra Ballarò il giorno del suo arresto

PALERMO. Qualcuno sa ma non parla, o almeno non ha detto tutto. Che sabato 7 ottobre, in piazzetta Caruso, all’Arenella, Alessandra Ballarò abbia ucciso il vicino di casa Leonardo Bua e ferito il fratello Giuseppe, non ci sono dubbi.

I dubbi, però, gli investigatori li hanno su cosa sia accaduto prima e dopo il delitto. Così la procura – come riportato dal Giornale di Sicilia oggi in edicola - ha deciso di ricominciare da capo e sentire di nuovo tutti i protagonisti della vicenda.

Chi ha fornito la pistola ai Ballarò e chi l’ha fatta sparire pochi secondi dopo gli spari mortali? Cosa ha scatenato il litigio che ha preceduto l’omicidio, c’era davvero il rischio che le vittime si trasformassero in carnefici, aggredendo l’anziano padre della ragazza? Per dare risposte a queste domande, da lunedì inizieranno alla squadra mobile una raffica di interrogatori. Sono già stati convocati tutti i familiari della ragazza che per l’occasione rientreranno in città dopo un’assenza di quasi un mese.

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