PALERMO. E’ stato condannato a tre anni e otto mesi, dal giudice monocratico del Tribunale di Palermo, Giuseppe Frisco, accusato di lesioni nei confronti di Nunzio Lo Piccolo, assistito dall’avvocato Gaetano Turrisi. Frisco aveva scelto il rito ordinario nel processo sulla rissa che portò all’omicidio di Roberto Frisco a Cruillas a giugno 2016.
Nel troncone principale Nunzio Lo Piccolo era stato ritenuto colpevole dell'omicidio di Roberto Frisco. Il giudice per le indagini preliminari Fernando Sestito gli aveva inflitto 12 anni. L'accusa di omicidio e tentato omicidio era caduta, invece, nei confronti di Giuseppe e Salvatore Lo Piccolo, fratello e padre di Nunzio, ritenuti colpevoli solo del reato di rissa e per questo condannati a due anni. Il loro legale, l'avvocato Gaetano Turrisi, ha ricostruito i passaggi di quella folle sera, fino ad escludere che in piazza Lampada della Fraternità si fossero resi responsabili di una spedizione punitiva contro Frisco. Condannato a 4 anni e 3 mesi per Francesco Frisco per lesioni.
Lo sguardo che un fattorino di una pizzeria avrebbe rivolto a Francesco Frisco, fratello della vittima, sarebbe all'origine della vicenda. I due erano ex amici, Frisco non l'avrebbe presa bene e poco dopo avrebbe raggiunto il ragazzo nella pizzeria, prendendolo a pugni e colpendolo con uno sgabello. Il fattorino avrebbe raccontato dell'aggressione a Nunzio Lo Piccolo, che avrebbe raggiunto Frisco nella sua abitazione per cercare di riappacificarli.
L'uomo e il fattorino però sarebbero stati colpiti da Frisco in testa e agli arti. Dopo l'aggressione, Lo Piccolo si sarebbe procurato un coltello da cucina e sarebbe tornato dai Frisco, assieme al padre Giuseppe e al fratello Salvatore. Francesco Frisco, intanto, non era più da solo: con lui il fratello Roberto e il padre Giuseppe. Ne sarebbe scaturita una violenta rissa, Roberto Frisco fu accoltellato a morte, feriti Nunzio Lo Piccolo e Giuseppe Frisco.
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