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Firme false, processo rinviato per un vizio di notifica

Claudia Mannino

PALERMO. È stato rinviato per un vizio di notifica il processo sulle cosiddette firme false a sostegno della lista del M5S alle comunali di Palermo del 2012. Il dibattimento, che era alla prima udienza davanti al giudice monocratico, è stato rinviato al 21 novembre.

Sulle accuse incombe la prescrizione che maturerà nel 2018. Gli imputati sono 14: tre deputati nazionali, due regionali, otto attivisti Cinque Stelle e un cancelliere del tribunale. Rispondono a vario titolo della violazione di una legge regionale del 1960 che recepisce il testo unico nazionale in materia elettorale e di falso.

Tra gli accusati anche l'ex capogruppo grillino alla Camera Riccardo Nuti che ha lasciato il movimento, che nel 2012 era candidato sindaco di Palermo, le parlamentari Giulia Di Vita e Claudia Mannino e i parlamentari regionali Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca.

Secondo la procura, Nuti e un gruppo di fedelissimi attivisti tra cui Di Vita, Mannino e Samanta Busalacchi, pure lei sotto processo, dopo essersi accorti che per un errore di forma le firme raccolte erano inutilizzabili, per scongiurare il rischio di non presentare la lista, avrebbero deciso di ricopiare le sottoscrizioni in loro possesso, correggendo il vizio. Il cancelliere avrebbe dichiarato falsamente che le firme erano state raccolte in sua presenza.

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