PALERMO. La Procura di Termini Imerese ha chiuso le indagini e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per quattordici persone - tra cui anche gli ex vertici nazionali e regionali dell'Anas - e per l'azienda che aveva eseguito i lavori, la Bolognetta Scpa, del viadotto Scorciavacche, sulla statale Palermo-Agrigento, aperto prima del Natale 2014 e crollato pochi giorni dopo.
Un'altra ventina di posizioni sono state stralciate ed è probabile che il procuratore Alfredo Morvillo e il pm Giovanni Antoci, che hanno coordinato l'inchiesta dei carabinieri di Misilmeri, optino per una richiesta di archiviazione. Alle accuse già note (quelle di concussione per induzione e falso) delle quali gli indagati dovranno rispondere a vario titolo, con l'avviso di conclusione delle indagini se n'è aggiunta una nuova: attentato alla sicurezza dei trasporti.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, come si legge sul Giornale di Sicilia, proprio i vertici dell'Anas dell'epoca avrebbero fatto pressioni perché il viadotto fosse inaugurato in anticipo. Ad aprire la lista ci sono l'ex presidente dell'Anas, Pietro Ciucci; Alfredo Bajo, condirettore tecnico dell'Anas; Stefano Liani, direttore centrale delle nuove costruzioni; Michele Vigna, vicedirettore per il Centro-Sud.
Tutti, secondo la Procura, avrebbero fatto pressioni su diversi dei loro sottoposti - come il direttore di Anas Sicilia, Salvatore Tonti, che rischia anche lui il processo - ma pure nei confronti di persone della Bolognetta Scpa (composta da Cmc di Ravenna, Tecnis di Catania e Ccc di Bologna) come Giuseppe Russello (ha ricevuto anche lui l'avviso di conclusione delle indagini). Pressioni - secondo gli inquirenti - per accelerare i tempi. Verso il processo anche il direttore dei lavori, Fulvio Giovannini, il project manager, Pierfrancesco Paglini, il responsabile del procedimento Claudio Bucci: avrebbero contraffatto il certificato di agibilità dello Scorciavacche. Nella lista ci sono anche Maria Coppola, Davide Tironi (vice di Paglini), Stanislao Fortino, Giuseppe Buzzanca e Nicolò Trovato.
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