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La Vardera, polemiche sui social
Benigno: io sincero come pochi

PALERMO. "Spero che esca davvero tutto, ne sarei fiero, ne uscirei vero e sincero come uno dei pochi". Risponde così su Facebook l'attore Francesco Benigno, candidato al consiglio comunale di Palermo nella lista a sostegno di Ismaele La Vardera, dopo le polemiche suscitate da un presunto bluff sulla candidatura della "Iena".

Ieri la rissa tra i due finita al pronto soccorso: "Non si alzano le mani, hanno spinto la mia compagna e gli ho ridotto in frantumi le telecamere", ha scritto in proposito Benigno, e a chi gli chiede se teme conseguenze dalla diffusione di un eventuale video, Benigno risponde: "Spero che esca davvero tutto, ne uscirei vero e sincero". L'attore ha anche cambiato la sua immagine di copertina sul social network con un primo piano di Ismaele La Vardera.

Intanto monta la rabbia e la delusione tra i sostenitori di La Vardera, come Gabriele Citarrella, ex candidato nel "Centro destra per Palermo" all'ottava circoscrizione, che scrive su Facebook: "Non appena si saprà in maniera ufficiale che la candidatura era fasulla, mi rivolgerò ad un legale". E ancora: "Chiedo scusa a tutte quelle persone a cui ho chiesto di votare Ismaele La Vardera sindaco".

Il fondatore de Il centrodestra, Alessandro Fontanini, si sfoga così su Facebook: "Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita, cioè dal voltafaccia di qualcuno in cui credevamo. Mi spiace vedere commenti offensivi che attaccano i candidati di questa lista, tra i quali rientro anch'io - prosegue - Ci sono candidati che sicuramente hanno cavalcato queste elezioni per un tornaconto personale, ma non tutti, quindi se dovete offendere abbiate il coraggio e la decenza di scrivere un nome e un cognome e non generalizzate. Non posso rispondere delle azioni di terze persone".

"Io a Ismaele La Vardera non l'ho toccato. Sta facendo la Iena continuando a prendere in giro quelli che gli hanno creduto. Gente che ha fatto debiti per la campagna elettorale". Continua Benigno. "Noi con Salvini". "Ieri sera era andato al comitato per incontrare un leader nazionale. Si parlava con La Vardera sul risultato elettorale. Poi lui è diventato serio e mi ha detto che diventare sindaco a lui non interessava nulla. Aveva realizzato un documentario sulla politica siciliana per denunciare il malaffare. Poi mi ha detto che anche io nel corso della campagna elettorale gli avevo detto che se diventavo consigliere comunale mi sarei battuto per fare lavorare gli attori palermitani. Quindi anche io facevo politica per interessi". A questo punto è scoppiata la lite verbale.

"Ho solo chiesto ai due cameraman di interrompere le riprese ed uscire. Hanno cominciato a riprendermi nello stile delle Iene - aggiunge Benigno - Mentre cercavo di farli uscire hanno spinto la mia compagna che ha sbattuto la gamba contro un piede della scrivania. Le hanno provocato una ferita alla gamba. A questo punto ho afferrato le telecamere e le ho rotte. Ho chiamato io i carabinieri per denunciare quanto successo e per fare sequestrare il video girato. Io non sono stato violento. Sono stanco di passare per una persona violenta. Poi lui si è fatto mettere il collare dai sanitari del 118 per continuare la scena".

Ma da attore non avevi compreso che c'era qualcosa di strano in quella campagna elettorale. "Qualcosa avevano capito. Mio figlio a 19 anni mi ha detto questo sta girando un servizio per le Iene - aggiunge Benigno - Una volta mi ha presentato il direttore delle Iene Davide Parenti presentandomelo per un'altra persona. Lui in questi mesi ha registrato tutto e penso che in questi giorni potrebbe succedere qualcosa di grosso".

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